martedì 30 aprile 2013

L'UOMO RINCHIUSO NEL MICROCOSMO,L'UOMO TRA LE SUE CATENE : IL NEMICO SBAGLIATO.

Dovere di ogni uomo è liberarsi dalle proprie catene,elevarsi dal suo piccolo microcosmo in quello che è il Macrocosmo:


L'uomo si è sempre posto catene in tutto,in qualunque ambito,nell'arte,nella scienza,così in politica,sul piano sociale.
Oggi,nel ventunesimo secolo,più esattamente nel 2013,mentre i tiranni delle Petroldemocrazie/Plutocrazie avanzano nei loro insulsi scopi,a discapito del più debole,mentre il Neo-Liberismo divaga nel mondo e massacra l'Europa,mentre il Capitale ha oramai assunto un valore superiore a quello della cultura,esiste chi,nel suo falso e delizioso paese delle meraviglie,gioca ancora a combattere movimenti passati,gioca a fare l'Antifascista e l'Anticomunista,non riuscendo a comprendere o peggio ancora,facendo finta di non vedere chi sia il suo vero nemico,mentre costui si gode lo spettacolo dei suoi soldatini dalla sua comoda poltrona e avanti nei suoi scopi tranquillamente.
Oggi non si può classificare il "Fascista" o il "Comunista" come nemico,ma al massimo come avversario,i concetti di Antifascismo e di Anticomunismo sono insulsi e miserabili,servono soltanto ai grandi poteri,per poter spaccare in due lo strato Sociale di uno stato,che li ipnotizza e li illude di esser liberi.
Come si può pretendere,un cambiamento,un cambiamento radicale,se gli individui giocano a fare i guelfi ed i ghibellini? Nè tanto meno lo si può pretendere finchè l'uomo ancora si ponga limiti e si attacchi catene definendosi o dandosi "etichette",che poi lo porteranno a seguire dei prefissati paletti,abbandonando la visione critica e razionale delle cose e agendo soltanto per istinto.


"Il problema primo, base di ogni altro, è di carattere interno: rialzarsi, risorgere interiormente, darsi una forma, creare in se stessi un ordine e una drittura". J.Evola.


-Martino Edoardo.

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